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21/03/2018 – L’ampliamento di un fabbricato preesistente non crea una pertinenza, ma deve essere classificato come “ristrutturazione edilizia”. Lo ha affermato la Corte di Cassazione con la sentenza 4139/2018.   L’ampliamento non crea una pertinenza I giudici hanno spiegato che la parte realizzata come ampliamento diventa parte integrante dell’edificio preesistente, lo completa per soddisfare meglio i bisogni cui è destinato. Manca quindi l’autonomia rispetto all’edificio principale, che è uno dei requisiti che un manufatto deve possedere per essere considerato pertinenziale.   L’intervento di ampliamento si classifica quindi come ristrutturazione edilizia e richiede il permesso di costruire. Questo perché, in base al testo Unico dell’Edilizia (Dpr 380/2001) si tratta di un lavoro che porta ad un organismo edilizio in tutto o in parte diverso dal precedente e che altera la volumetria dell’edificio.   Chi..
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