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12/02/2019 – “Appaiono francamente poco condivisibili, per non dire inaccettabili, alcuni dei contenuti della lettera che la Commissione europea ha inviato all’Italia circa la normativa nazionale in materia di appalti pubblici". Questo il commento di Carla Tomasi, presidente di Finco, sulla lettera con cui la Commissione Europea ha messo in mora l'Italia perché il Codice Appalti non è conforme alle norme UE.   Oltre che all’Italia, osserva Carla Tomasi in una nota, le lettere sono state recapitate ad altri 14 Stati membri (Bulgaria, Cipro, Cechia, Croazia, Danimarca, Finlandia, Germania, Malta, Paesi Bassi, Polonia, Regno Unito, Romania, Svezia e Ungheria). Questo significa che “ci sono specificità nazionali che ogni Stato sente il bisogno di preservare”.   Finco sui limiti a subappalto e avvalimento “Contestare, come fa la Commissione, il limite del 30% del subappalto o il divieto di subappalto o avvalimento..
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