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23/07/2018 – Semplificazioni, incentivi alla digitalizzazione e misure di trasparenza per il contrasto all’illegalità, al fine di facilitare la realizzazione di opere pubbliche. Sono le proposte dell’Associazione nazionale dei costruttori edili – ANCE, e dell’Associazione nazionale dei Comuni italiani – ANCI per modificare il Codice Appalti.   Codice Appalti, effetti nei primi due anni e trend futuro ANCI e ANCE – si legge nella premessa – hanno sostenuto l’introduzione di una regolazione degli appalti di lavori, forniture e servizi, ma hanno anche segnalato il rischio che una disciplina troppo articolata e derivante da diversi fonti (66 provvedimenti attuativi tra DM, DPCM e Linee Guida Anac), non accompagnata da un congruo periodo transitorio ed una costante azione di assistenza e formazione del personale, avrebbe rallentato la realizzazione di opere pubbliche.   In un sistema articolato in circa 8mila Comuni – spiegano -, era prevedibile..
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