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21/09/2017 – Per garantire un equo compenso ai professionisti che operano prevalentemente in ambito pubblico è necessario adottare parametri al di sotto dei quali le P.A. non possano affidare incarichi.   Questa la proposta di Confprofessioni, sentita al Senato lo scorso 19 settembre, insieme ad Acta e Colap, nel corso dell’audizione sul ddl 2858 sull’equo compenso per le professioni regolamentate.   Equo compenso dalla PA Per Confprofessioni il ddl deve arginare il “sistematico ridimensionamento dei compensi professionali riconosciuti dalla P.A. che spesso sfocia in richieste di prestazioni professionali, anche estremamente qualificate, da svolgere a titolo gratuito.”   Un altro problema è costituito dalle offerte al ribasso per aggiudicarsi l'appalto. Il Codice degli appalti, infatti, è intervenuto per cercare di porre un freno a queste prassi, con la determinazione dei parametri per il compenso dei servizi..
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