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04/09/2018 – Se le attività svolte dal professionista non sono strettamente connesse con il suo titolo professionale, non è obbligatorio il versamento dei contributi a Inarcassa. Lo ha stabilito la Corte di Cassazione con la sentenza 20389/2018.   Professionisti e contributi a Inarcassa, il caso Nella controversia esaminata dalla Cassazione, un ingegnere nucleare aveva svolto un’attività di marketing come consulente per un’azienda, occupandosi nello specifico di analisi di marginalità (costi benefici) e analisi dei processi per porre i prodotti sul mercato.   Il professionista, iscritto ad Inarcassa, non aveva versato i contributi sui compensi percepiti per queste attività perché considerate estranee all’ambito della sua categoria professionale.   Al contrario, Inarcassa aveva chiesto il pagamento dei contributi sui compensi percepiti e di una sanzione.   Professionisti, quando bisogna versare..
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