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07/05/2019 – Il decreto Sblocca Cantieri manca il suo obiettivo e rischia di produrre come unico risultato il rendere meno trasparente il settore dei lavori pubblici nell’assegnazione dei lavori e dei subappalti, nella definizione e autorizzazione dei progetti, nella vigilanza sulle infiltrazioni della criminalità organizzata, con il rischio di pesanti ricadute sui costi economici e ambientali a carico della comunità.   Lo sostengono le associazioni ambientaliste Kyoto Club, Legambiente e WWF che venerdì scorso hanno inviato le loro osservazioni e proposte di emendamento ai membri delle Commissioni Ambiente e Lavori Pubblici del Senato che entro oggi 7 maggio, con fretta singolare, dovranno votare il provvedimento.   Le critiche delle tre associazioni si concentrano sulle modifiche introdotte dall’articolo 1 del DL 32/2019 a numerose disposizioni del Codice degli Appalti e su quanto stabilito nell’art. 4 e nell’art. 5 dello stesso..
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