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12/12/2017 – Dopo gli avvertimenti sui ritardi nei pagamenti della Pubblica Amministrazione, la Commissione Europea ha deferito l’Italia alla Corte di giustizia europea.   La decisione è arrivata a cinque anni dall’approvazione della Direttiva 2011/7/UE (recepita in Italia con il D.lgs. 192/2012) in base alla quale le fatture devono essere saldate entro 30 giorni, o 60 in casi particolari, e a tre anni dall’apertura della procedura di infrazione.   Secondo Bruxelles, “nonostante gli sforzi fatti” i ritardi sono sistematici e la media dei tempi di pagamento “resta a 100 giorni, con picchi che possono essere nettamente superiori”.   Alla base della decisione della Commissione Europea c’è la consapevolezza che “la puntualità dei pagamenti è particolarmente importante per le Pmi che confidano in un flusso di cassa positivo per assicurare la propria gestione finanziaria, la propria..
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