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13/12/2017 – La possibilità, riconosciuta agli enti locali, di rideterminare le rendite catastali di determinate aree urbane non ha un impatto negativo sulla capacità contributiva dei singoli cittadini. La Corte Costituzionale, con la sentenza 249/2017, ha affermato che il meccanismo, introdotto dalla Finanziaria 2005, non implica un aumento ingiustificato delle tasse a carico dei proprietari degli immobili.   I giudici hanno esaminato la legittimità costituzionale della Finanziaria 2005, che ha previsto il riclassamento delle unità immobiliari ubicate in microzone nelle quali il rapporto tra il valore medio di mercato e il corrispondente valore medio catastale risultasse molto diverso dall’analogo rapporto relativo all’insieme delle microzone comunali.   Riclassamento, gli effetti sulle tasse Secondo la Commissione tributaria regionale del Lazio, la norma contrastava con l’articolo 53 della Costituzione e con la capacità..
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